Si è svolto presso i locali del Tribunale di Ancona l’evento “Non solo 8 marzo”, organizzato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati e dal Comitato Pari Opportunità; un’occasione di confronto e approfondimento sul tema della tutela delle vittime di violenza, anche alla luce degli ultimi fatti di cronaca, anche locale.
Lo studio è orgoglioso di comunicare che l’avv. Alessandro Calogiuri ha preso parte all’importante evento organizzato presso la casa di reclusione di Fermo in occasione della Giornata internazionale contro la violenza di genere.
Lo Studio Legale Avv. Alessandro Calogiuri è lieto di aver partecipato all’evento “STOP ALLA VIOLENZA DOMESTICA: CONOSCERE PER DIFENDERSI”, organizzato dal Lions Club di Osino lo scorso 18 ottobre.
Siamo lieti di comunicare che l’Avv. Alessandro Calogiuri ha partecipato come moderatore e relatore al convegno in tema di violenza di genere intitolato “Se domani non torno…”.
L’evento, che si è tenuto il 06 aprile 2024 presso il Liceo Galilei di Ancona è stato organizzato dal Lions Club Ancona Colle Guasco ed ha ricevuto il patrocinio del Comune di Ancona, è stata un’occasione significativa di dialogo e riflessione su temi di grande attualità e rilevanza sociale.
Si ringraziano tutti i partecipanti e gli organizzatori per aver reso possibile questo incontro.
Da sx: dott.ssa Irene Lilliu, avv. Marco Pacchiarotti, avv. Alessandro Calogiuri, prof.ssa Norma Vivarelli, avv. Andrea Marini
Il pomeriggio del 28 novembre u.s, presso l’aula Magna del Liceo Cambi, si è svolta una conferenza sul tema della violenza di genere rivolta agli studenti della scuola ma aperta a tutti coloro che avessero desiderato intervenire.
Siamo lieti di annunciare che lo studio legale Avv. Alessandro Calogiuri parteciperà al convegno sulla violenza di genere che si terrà il 28.11.2023 presso l’I.I.S “Cambi-Serrani” di Falconara m.ma (AN).
Il convegno, organizzato dal corpo docenti dell’I.I.S. “Cambi-Serrani” di Falconara m.ma (AN), ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sul fenomeno della violenza di genere, che colpisce ogni anno migliaia di donne in Italia e nel mondo. Secondo i dati più recenti dell’Istat, nel 2023 il 30,7% delle donne dai 16 ai 70 anni (6,61 milioni) ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Nel primo semestre del 2023, 22 donne sono state uccise dal partner o dall’ex partner.
Lo studio legale Avv. Alessandro Calogiuri, da sempre impegnato nella difesa dei diritti delle donne vittime di violenza, interverrà nella sessione dedicata alle questioni legali e giuridiche legate al contrasto alla violenza di genere. In particolare, illustrerà le principali normative vigenti in materia, i diritti delle vittime e le possibili azioni legali a loro tutela.
Lo studio legale Avv. Alessandro Calogiuri si augura che il convegno sia un’occasione di confronto e di dialogo tra tutti gli attori coinvolti nella lotta alla violenza di genere, e che possa contribuire a creare una cultura del rispetto e della parità tra uomini e donne.
In occasione delle celebrazioni per l’8 marzo 2022 sono stato invitato presso il Liceo Cambi di Falconara M.ma per partecipare all’evento “IL CAMBI-SERRANI E LE DONNE: GIURISTI A SCUOLA PER L’8 MARZO” e discutere assieme ai ragazzi delle quinte del fenomeno sociale e giuridico della violenza sulle donne e sui soggetti più vulnerabili.
È stato un vero piacere condividere con i ragazzi conoscenze ed esperienze perché per superare e non solo contrastare il fenomeno della violenza sulle donne è assolutamente necessario non limitarsi alla repressione ma investire sull’educazione.
Ringrazio sentitamente la dirigenza dell’istituto Cambi, il corpo docente e la Camera Penale di Ancona per l’invito.
Lo Studio Legale Avvocato Alessandro Calogiuri di Ancona nel suo costante percorso di formazione e specializzazione, partecipa al corso di formazione professionale “Never Again: contro la vittimizzazione secondaria“.
Il corso è organizzato nell’ambito del progetto “NEVER AGAIN. Sviluppare un innovativa tecnica di formazione metodologica per prevenire e combattere il rischio di vittimizzazione secondaria di donne vittime di violenza” (“NEVER AGAIN. Developing an innovative training methodology to prevent and combat the risk of secondary victimization of women victims of violence”), finanziato nell’ambito del programma Diritti, Uguaglianza e Cittadinanza dell’Unione Europea.
Il progetto NEVER AGAIN mira a prevenire e combattere i rischi della vittimizzazione secondaria nei casi di violenza contro le donne, in linea con i regolamenti internazionali, europei e nazionali.
Lo smartphone, i social network e in generale le nuove tecnologie sono spesso strumenti attraverso i quali vengono perpetrate condotte delittuose ma, al contempo, sono strumenti che tengono traccia delle predette attività e che possono divenire importanti fonti di prova. In merito la Giurisprudenza si è interrogata per chiarire a quali condizioni tali contributi possano essere utilizzati nel processo penale.
La Corte di Cassazione con sentenza n. 8332/2020 ha statuito che nel processo penale è legittima l’acquisizione di uno screenshot dello schermo di un cellulare sul quale compaiano messaggi sms o altre informazioni.
Maltrattamenti in famiglia: asserire “è la sua parola contro la mia” non è difesa sufficiente; le dichiarazioni della persona offesa, ove intrinsecamente attendibili, sono fonte di prova idonea a fondare la colpevolezza.
(Cassazione Penale, Sez. III, sentenza 23 novembre 2020 – 25 gennaio 2021, n. 2911)
Spesso da parte di chi è indagato/imputato di reati particolarmente odiosi commessi nel privato del nucleo familiare si sente proferire la classica frase “è la sua parola contro la mia”, come se questo di per sé fosse sufficiente a raggiungere una assoluzione; non si può nascondere poi la circostanza che spesso è proprio tale elementare asserzione che “incatena” le vittime ad una realtà da cui vorrebbero scappare in quanto convinte di non avere speranza data la assenza di prove che spessissimo è connaturata a situazioni delittuose in cui il soggetto agente controlla e limita ogni ambito della vita della vittima impedendogli di fatto di avere contatti con il mondo esterno. Si tratta infatti di reati che quasi mai hanno testimoni o elementi di prova diretta, anche a causa del legame sentimentale tra le parti della vicenda che spesso porta la vittima a sopportare per lungo tempo, sperando in un miglioramento, e a non denunciare o recarsi al pronto soccorso per paura o addirittura per resistenze nell’agire contro un soggetto che, magari, è proprio il padre dei propri figli.
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